FCA venduto
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Gruppo FCA, esclusa la vendita del conglomerato

Ve lo avevamo già raccontato nei giorni scorsi. Si rincorrono le voci di una possibile vendita del Gruppo FCA, associato con insistenza alla Volkswagen. Ma non è tutto: nelle ultime settimane si sono fatti sempre più insistenti i rumor che vorrebbero il gruppo PSA interessato ad un’operazione del genere, in particolar modo con Peugeot pronta a farsi carico dell’investimento. Alla finestra c’è anche Renault, così come una Nissan che continua a monitorare attentamente la situazione.

Gli ultimi mesi -non è un mistero- sono stati molto duri per la cordata capeggiata da FIAT. In particolare sul mercato americano, dove multe per centinaia di migliaia di euro hanno frenato il processo di crescita e di espansione che la famiglia Agnelli tanto auspicava.

Piano con gli allarmismi

Chiariamoci, non c’è alcuna crisi in atto. FCA è un brand solido, ma che sta incontrando più di qualche difficoltà dopo la recente espansione negli Stati Uniti con l’accorpamento di Dodge e Jeep, fra le altre.

Gli attivisti anti – inquinamento hanno dichiarato guerra al colosso, setacciando pezzo per pezzo le vetture più sospettose in termini di possibile violazione dei parametri di emissioni di azoto nell’aria.

La smentita

C’è però chi non crede che i vertici possano pensare di lasciare il comando dell’azienda a stretto giro di posta. Il parere più autorevole è quello dei colleghi del Financial Times, che con un’inchiesta approfondita hanno assicurato che l’idea di John Elkann è quella di lavorare su piattaforme condivise per accelerare la produzione e migliorare la qualità delle automobili.

In questo modo, inoltre, si aggirerebbe il grosso ostacolo della tecnologia: a FIAT sono state mosse diverse accuse in questo senso e la famiglia Agnelli è al lavoro per migliorare in questo comparto.

Inoltre, FCA ha già confermato di aver stanziato 4,5 miliardi di dollari per la realizzazione di un altro impianto di produzione negli USA, più precisamente a Detroit.

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