Da ambasciatore a pilota d’eccezione. Lunedì è stata la giornata di Fernando Alonso, tornato a ‘calcare’ una pista di Formula 1 dopo l’addio maturato nei mesi scorsi. Il giorno dopo la gara del Bahrain, lo spagnolo è salito a bordo della monoposto McLaren per testare i progressi del progetto britannico.
“Sono stati fatti molti passi avanti rispetto allo scorso anno. L’automobile ha decisamente più tenuta, è più veloce nel rettilineo ed anche il motore, nel complesso, è migliorato. Lo sviluppo sta andando avanti. Classifica costruttori? Lo abbiamo visto nelle prime gare, c’è tanto da lavorare per raggiungere i primi tre. L’obiettivo è quello ed abbiamo il potenziale per centrarlo”.
“Sono il miglior pilota al Mondo”
Alonso ha accettato di dare una mano a McLaren, ma è profondamente concentrato sul Mondiale Endurance. Per l’ex Ferrari, questa nuova sfida rappresenta una possibilità di riscatto:
“Il rientro su una vettura di Formula 1 è stato molto bello. Però non ho alcuna tentazione di rientrare. Quello che volevo l’ho ottenuto in passato. Dubito che un giorno tornerò in questo campionato e se lo farò sarà per lottare per il titolo di Campione del Mondo. Non sarebbe allettante una seconda esperienza con la speranza di poter arrivare solo sesto o settimo”.
“E’ stato bello rivedere uno Schumacher in pista, ma non mi sento vecchio. L’aver lottato con una coppia padre – figlio è una cosa che mi è già successa con i Verstappen“.
“Io adesso voglio dimostrare di essere il miglior pilota al mondo. Credo davvero di esserlo. Dimostrarlo in Formula 1 è difficile, perché molto dipende dall’assetto tecnico che hai a disposizione. Le mie sono sempre sfide: sto valutando le possibilità che ho davanti a me per le gare al di fuori dell’asfalto. Non è una questione di divertimento: a chi mi dice di ‘tornare a lavorare’ rispondo che ci vogliono forza e sacrifici dietro ai progetti in cui mi calo ogni volta” ha dichiarato Alonso.