Misteriosa quanto l’Area 51. Non ci troviamo però negli Stati Uniti, ma a Milano. Parliamo dell’Area C, una delle zone urbane del capoluogo di provincia lombardo a cui è possibile accedere attraverso 43 varchi. In molti sono caduti vittima delle telecamere posizionare all’ingresso, con multe salatissime a punire infrazioni in molti casi involontarie.
Come funziona l’Area C a Milano – Tutto quel che c’è da sapere
Le già citate telecamere sono capaci di “leggere” le targhe delle automobili circolanti. L’Area C è una zona aperta solo in un determinato lasso di tempo. Precisamente, dalle 7.30 alle 19.30. Inclusi sabato, domenica e giorni festivi.
Il pagamento per accedervi può avvenire secondo una delle seguenti modalità: Telepass, contanti, acquistando il tagliando dai rivenditori autorizzati o ai parcometri, tramite carta di credito, call center, sito web ufficiale, autorimesse o sportelli del gruppo Intesa San Paolo.
Nell’Area C, oltre alle forze dell’ordine e ai mezzi di pronto soccorso, possono accedere gratuitamente automobili elettriche, motocicli e ciclomotori. Lo stesso discorso vale per chi trasporta una persona affetta da disabilità oppure un paziente all’ospedale.
Fino al 2022, l’accesso gratuito sarà consentito anche alle vetture ibride. Le auto che invece emettono un quantitativo di CO2 ritenuto eccessivo, non saranno autorizzate all’ingresso neanche in caso di corrisposto pagamento.
Quanto costa l’Area C? I residenti all’interno della stessa pagano 2 euro a partire dal 41° accesso; i mezzi di servizio di imprese presenti all’interno del registro MyAreaC versano 3 euro; lo stesso importo pagano i veicoli in sosta presso le autorimesse convenzionate all’interno della ZTL. Per tutti gli altri, il ticket costa 5 euro, che lievitano a 15 se non corrisposti nei tempi previsti e comunque entro le ore 24 del settimo giorno successivo all’ingresso.
Come funziona l’Area C a Milano – A chi è interdetto l’ingresso?
Ecco la lista completa delle categorie di veicoli impossibilitati a transitare per l’Area C di Milano:
– benzina Euro 0
– diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 ed Euro I, II, III e IV senza Fap
– diesel Euro 0, 1, 2 e 3 ed Euro I, II e III con Fap aftermarket e classe massa particolato inferiore a Euro 4
– i mezzi trasporto persone diesel Euro 3 e 4 con Fap di serie e campo V.5 della carta di circolazione maggiore di 0,0045 g/km o senza valore
– tutti i mezzi trasporto persone diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4 con Fap after-market installato dopo il 31/12/2018 e classe massa particolato pari almeno a Euro 4
– mezzi trasporto persone nella disponibilità di residenti ed equiparati oppure taxi e Ncc inferiori ai 9 posti diesel Euro 3 con Fap di serie e campo V.5 della carta di circolazione maggiore di 0,025 g/km o senza valore
– mezzi trasporto cose diesel Euro 3 con Fap di serie e campo V.5 della carta di circolazione maggiore di 0,025 g/km o senza valore e diesel Euro III con Fap di serie e campo V.5 della carta di circolazione maggiore di 0,02 g/kWh o senza valore
– autobus diesel Euro 0, I, 2 e 3 con Fap aftermarket e classe massa particolato inferiore a Euro 4
– autobus diesel Euro 3 con Fap di serie e campo V.5 della carta di circolazione maggiore di 0,02 g/kWh o senza valore
– veicoli a doppia alimentazione gasolio-Gpl e gasolio-metano Euro 0, 1 e 2 ed fase I e II
– motoveicoli e ciclomotori a due tempi Euro 0 e 1
– mezzi con lunghezza superiore a 7,5 metri