E’ un momento molto delicato per il Gruppo FCA. Dati di vendita non proprio incoraggianti e qualche gatta da pelare di troppo sul lato politico, con la questione emissioni che tiene il conglomerato italo-americano sulle spine. Riguardo la situazione attuale di FCA si è espresso l’amministratore delegato del gruppo, Mike Manley.
Mike Manley – L’intervista a Bloomberg
“Siamo una cosiddetta ‘house of brands’, una casa di marchi. E questo ci permetterà di essere uno dei pochi costruttori in grado di sopravvivere alla rivoluzione tecnologica che sta attraversando il settore auto. Ne sono sicuro al cento per cento” ha rivelato inizialmente Manley.
“Nessuno dei nostri marchi rischia di finire nella categoria di quelli non distintivi, nessuno. Neanche Fiat. Basta pensare alla 500: al suo decimo anno sul mercato ha raggiunto il suo massimo storico di vendite. E potrei proseguire con vetture come Wrangler per Jeep e così via. I nostri brand hanno dimostrato che riusciranno ad andare avanti egregiamente”.
E su Marchionne: ”Al mondo ha mostrato che puoi avere un punto di vista diverso, puoi essere schietto su una serie di temi scottanti e allo stesso tempo essere un amministratore delegato di incredibile successo. Molte personalità di spicco che guarderanno a Sergio dall’esterno non potranno che apprezzare il coraggio che ha avuto e prenderlo come un punto di riferimento per il proprio mandato. C’è sicuramente anche un’eredità enorme che lascia alla nostra azienda. Ha infuso una serie di valori che sono ancora al centro di Fiat Chrysler” ha detto in conclusione Manley.