E’ un nuovo giorno per il mercato automobilistico italiano. Un bel giorno. Almeno stando alle statistiche incoraggianti di aprile. Finalmente, nel nostro paese si può parlare di una percentuale in crescita riguardo il numero di nuove immatricolazioni registrate nel corso dei trenta giorni del mese uscente. Ma analizziamo con più precisione i dati.
Immatricolazioni auto aprile – Tutte le statistiche più importanti
+1,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tradotto in cifre accurate, significa che sono state vendute 174.412 auto di fronte alle 171.887 di aprile 2018.
Il segno “più” registrato ad aprile serve tuttavia soltanto ad attutire la media per il primo quadrimestre, che si attesta comunque ad un avvilente -4,6% con 712.196 vetture vendute rispetto alle 746.689 dello stesso periodo del 2018.
Ad influire positivamente sul mercato, stando ai dati di ricerca di UNRAE, sarebbero stati sostanzialmente due fattori: il giorno lavorativo in più rispetto al mese di marzo e l’introduzione dell’ecobonus.
Su quest’ultimo punto, però, va fatta una precisazione. Se le automobili interessate dal contributo statale sono anch’esse cresciute, bisogna tenere conto che la risalita ha toccato anche i veicoli con un tasso di emissioni superiore ai 70 g/km di CO2. Ergo, quelle per cui non è previsto alcun incentivo da parte del Governo.
Le vetture “ecobonus” hanno visto triplicare le vendita (+269%) ma anche quelle che, in teoria, sono penalizzate dal malus hanno fatto evidenziare valori positivi: +137% per quella da 161 a 175 g/km, +31% da 176 a 200 g/km, +113% da 201 a 250 g/km, +12% quella oltre i 250 g/km.
La campagna anti-diesel costa un altro 22,5% al gasolio, che adesso corrisponde al 40,5% del totale. In ascesa, di conseguenza, l’ibrido e la benzina. Il primo, in rappresentanza delle automobile a motore misto, registra un aumento che lo porta a toccare il 5,4% della quota generale.
+12.9% per il GPL, mentre non se la passa di certo bene il metano, che registra una decrescita dell’1.7%. Bene le elettriche: ad aprile 2019 sono lo 0,7% del parco auto di nuova immatricolazione.