Il Codice della Strada potrebbe molto presto assumere un nuovo volto. Il Governo ed il Parlamento hanno avviato due iniziative parallele per avallarne la modifica, ma al momento è complicatissimo fare previsioni sui futuri sviluppi della vicenda e sulle eventuali tempistiche. Di certo non un buon passo di partenza per i due organi, che dovranno necessariamente trovare un punto d’incontro in breve tempo.
Aggiornamento Codice della Strada – La situazione
Precisamente, la pratica sostenuta dal Parlamento chiede la revisione di una sessantina di articoli, mentre quella proposta dal Governo spinge per la completa rivisitazione del libro.
Trovare un punto in comune sarà complicatissimo, anche per via della natura differente delle due iniziative: le leggi del Parlamento ed i decreti legislativi hanno tempistiche decisamente differenti, che difficilmente potranno coincidere. I segnali positivi riguardo l’ammodernamento delle normative non sono abbastanza per instillare ottimismo nelle teste di automobilisti sempre più preoccupati riguardo l’avvenire delle normative.
La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha già varato il testo di legge, il quale mira ad introdurre numerose modifiche al Codice e, stando alle stime attuali, ad inizio giugno dovrebbero avere inizio i colloqui in assemblea per l’approvazione. E per quanto concerne la legge delega voluta dal Governo, bisogna puntualizzare che l’istituto della legge delega è utilizzato per l’elaborazione di norme molto complesse. Come sarebbe, in questo caso, un codice della strada completamente nuovo e non un “semplice” aggiornamento.
Ma quali sono i contenuti? Innanzitutto, leggi volte alla tutela di pedoni e ciclisti, due categorie spesso sottovalutate e maltrattate all’interno del contesto stradale. Si parla poi dell’introduzione di regole su misure per le strade scolastiche, in modo da poter dormire sonni tranquilli sull’incolumità dei più piccoli.
Possibile, poi, che venga avallata la circolazione in autostrada per i mezzi con cilindrata 125. Tale privilegio sarebbe però riservato ai maggiorenni titolari di patente B oppure con patente A1/A2 conseguita da almeno due anni.