Michelin compra Masternaut – Arriva la risposta a Bridgestone. Nelle ultime settimane, l’azienda giapponese aveva annunciato l’acquisizione di Tom Tom Telematics a fronte di un esborso di un miliardo di dollari. Qualche ora fa, il brand francese ha sparato il proprio colpo in canna con l’annuncio dell’incorporazione di Masternaut, uno dei principali fornitori di servizi telematici in Europa.
Cos’è Masternaut?
Come anticipavamo poco fa, è un brand fra i leader nel settore telecomunicazioni. Con sede a Leeds (Inghilterra) ed oltre 400 dipendenti sotto contratto, è dal 1996 una delle più belle realtà dell’imprenditoria britannica. Alcuni fra i prodotti più interessanti dell’azienda sono studiati per facilitare la comunicazione veicolo-guidatore, come ad esempio il tracker che permettere di rintracciare la vettura a distanza in caso di furto o semplice dimenticanza.
Inoltre, Masternaut ha prodotto nel corso degli anni innumerevoli dispositivi per l’ingresso 12V ed accendisigari che alcune tra le migliori case automobilistiche hanno introdotto all’interno dei propri modelli.
Lo scorso anno Masternaut ha subito un restyling non soltanto nel logo, ma ha anche trasformato le proprie strategie dal punto di vista degli investimenti. Tutto ciò conterà relativamente ora che il brand è stato incorporato dal colosso transalpino.
Resterà presumibilmente intatto il team che ha fatto le fortune della compagnia: la squadra di analisi dati. Grazie a degli specializzatissimi esperti, Masternaut ha visto un’enorme crescita del proprio fatturato nell’ultimo anno solare.
Michelin compra Masternaut – Una mossa strategica
Michelin sta pian piano monopolizzando il mercato. L’acquisizione di Masternaut non è d’altronde un caso isolato, ma solo una tappa importante di una strategia ben precisa. Il brand britannico è infatti il terzo comprato dal Michelin all’interno del solo ramo delle telecomunicazioni. In passato, l’azienda aveva acquisito Nextraq, una realtà del Nord America, e i latini della Sascar. Secondo le previsioni di esperti, le quotazioni del settore telecomunicazioni dovrebbero crescere del 15% l’anno nel prossimo lustro.