Intervista a Binotto – Più ombre che luci nell’inizio di campionato della Ferrari. La Mercedes è stata fin troppo dominante in questo avvio, che ha visto la Rossa non andare mai oltre il secondo posto in gara. Hamilton e Bottas girano su altre (ed alte) frequenze, che fino ad ora Vettel e Leclerc sono stati capaci di emulare in pochissime occasioni.
E’ ben consapevole dei limiti della monoposto Mattia Binotto, il numero uno del team di Maranello. L’ingegnere, sin dalle prime uscite, non ha mai negato le difficoltà che sviluppatori e piloti stanno incontrando nel trovare un giusto compromesso. Concetto ribadito anche durante il suo ultimo incontro con la stampa, in cui Binotto ha toccato temi quali le miscele di gomme e l’individuazione dei problemi da risolvere.
Intervista a Binotto – Le parole dell’ingegnere
“Abbiamo compreso a Barcellona che avevamo delle questioni da risolvere. Siamo sbarcati a Montreal con gli stessi limiti riscontrati quattro settimane prima. Fortunatamente, il risultato è stato diverso. L’unica eccezione è Mercedes, non siamo l’unica squadra che può dare di più alla competizione” ha esordito Binotto.
E sui test invernali, che avevano raccontato di una Ferrari in grandissimo stato di forma: “E’ una cosa complicata giudicare ciò che l’avversario sta facendo durante queste prove”, in riferimento alle prove in sordina di Mercedes. “Abbiamo sviluppato l’automobile con una natura sbagliata. Abbiamo giudicato erroneamente le debolezze e le limitazioni del nostro progetto”.
Riguardo le gomme: “La nostra monoposto non si adatta agli pneumatici 2019. Nelle ultime due stagioni abbiamo fatto bene in quanto ad aerodinamica, cosa che non riusciamo a ripetere con le gomme di quest’anno. Abbiamo difficoltà a far prendere loro calore e a tenerle in quel range in cui danno il grip ottimale”.
Chiosa terminale riguardo un possibile slancio per la vittoria delle classifiche mondiali: “Ci vorranno due o tre aggiornamenti prima di poter essere in grado di sfidare la Mercedes”