Non è un anno molto positivo per la Williams. I due piloti della scuderia britannica non hanno ancora trovato la quadratura del cerchio ed il team si trova ad essere il fanalino di coda all’interno del campionato di Formula 1.
In un mondiale dove nessuno ha saputo splendere al di fuori di Mercedes, la Williams si è comunque distinta per un comportamento poco incisivo all’intero della rosa dei team. Pur ingaggiando un pilota d’esperienza come Robert Kubica, la scuderia non è riuscita a fare bene come sperato. E, forse, il motivo va ricercato anche nelle prestazioni del veterano.
Decisamente meglio del collega ha fatto il giovane George Russell, che in sette occasioni su otto si è piazzato davanti al proprio compagno di squadra. Tale statistica ha fatto scaturire una domanda legittima: le due Williams sono uguali in tutto e per tutto? A questo quesito ha risposto proprio Russell durante l’incontro con i media al Paul Ricard. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di MotoriNotizie.it.
George Russell – Le dichiarazioni dell’asso britannico
“Anche io, come Kubica, ho avuto delle grosse difficoltà nel guidare l’automobile con continuità. A Monaco avevo una monoposto molto stabile e ciò mi aveva dato una certa fiducia, ma in Canada è sparito tutto” ha esordito Russell.
“Il fatto che ci siano grandi differenze nelle sensazioni, anche tra una sessione e l’altra, è un nostro grandissimo problema. A Barcellona, venerdì mattina, ho fatto molto meglio di quel che poi si è visto in qualifica” ha poi continuato.
Si parla di qualche aggiornamento per la monoposto, che verrà rilasciato con l’intento di salvare, almeno parzialmente, una stagione orrende della Williams: “E’ frustrante perdere un secondo al giro, è difficile scendere a compromessi con una cosa del genere. Le novità delle prossime settimane? Non ci porteranno comunque in Q2” ha concluso il pilota classe ’98.