Luci e ombre in questa prima stagione di Daniel Ricciardo alla Renault. L’australiano occupa attualmente la decima posizione in classifica generale, a pari punti proprio con il compagno Nico Hulkenberg. Il picco massimo raggiunto in quest’annata dall’ex Red Bull è un sesto posto in Canada, che non basta a soddisfare le ambizioni di un pilota dall’immenso talento, ma per il quale è sempre stato complicato trovare la quadratura del cerchio. In un’intervista rilasciata al noto quotidiano Il Corriere della Sera, il 30enne originario di Perth ha potuto eseguire una breve panoramica di questa prima parte di stagione con la squadra transalpina:
“Nel complesso, quest’anno è stato positivo sino ad ora. Non nascondo però la difficoltà. Ho accettato di venire qui perché avevo bisogno di qualcosa di nuovo. Non mi ero fatto illusioni, perché non si inizia a vincere da un giorno all’altro. Volevo uscire dalla mia comfort zone, sapendo che ciò avrebbe potuto tradursi in qualche rischio di troppo. Ero consapevole che non avrei gareggiato per vincere il titolo, ma al massimo per ottenere uno dei gradini inferiori del podio” ha dichiarato il pilota.
Daniel Ricciardo alla Renault – L’esperienza continua?
I risultati attuali non convincono dunque Ricciardo al cento per cento. Ciò significa che la permanenza dell’australiano all’interno di Renault è tutto fuorché certa. Attualmente, il pilota è legato al team con un contratto sino al 2020: “In questo momento, se mi chiedete di un possibile rinnovo, la risposta è no. Non è che non mi fidi della Renault, ma voglio attendere la seconda parte di stagione perché mi aspetto qualche segnale di miglioramento” ha dichiarato un Ricciardo palesemente deluso dal lavoro del team di ingegneri della scuderia. Una buona seconda metà di campionato potrebbe però convincerlo a restare e a sposare nuovamente un progetto ambizioso come quello avviato dalla Renault.