Auguri Maserati 5000 GT. La storica vettura della casa italiana, presentata al Salone di Torino nel 1969 compie 60° anni: fu la vettura dei VIP.
La richiesta dello Scià di Persia: così nacque la 5000 GT
Quando lo Scià di Persia Reza Pahlavi, che era un appassionato di granturismo, rimase affascinato dalla qualità della Maserati 3500 GT, chiese alla casa del Tridente se fosse possibile avere una versione più potente sul piano delle prestazioni. Richieste che Maserati decise di tramutare in un nuovo progetto, guidato dall’ingegner Giulio Alfieri e l’intero staff tecnico della casa italiana. Ecco che nacque la Maserati 5000 GT che venne prodotta in soli 34 esemplari. Tutti gli esemplari hanno ricevuto le cure dei prestigiosi carrozzieri italiani del tempo.
La nuova vettura della casa italiana era spinta dal motore 8 cilindri a V utilizzata sulla barchetta da corsa 450 S. Questo subì delle modifiche tanto da raggiungere la soglia dei cinque litri di cilindrata. La vettura passò poi sotto le cure di Touring che riuscì a carrozzare il primo esemplare. Si trattava della prima vettura a debuttare in società. Da questo nacquero altri due della stessa matrice. Fu una vettura da esempio ed esercitazione anche per i vari Allemano, Pininfarina, Monterosa, Ghia, Bertone, Frua e Michelotti per Vignale.
Dallo Scià a Gianni Agnelli: la Maserati 5000 GT era l’auto dei VIP
La 5000 GT fu una vettura da VIP, al vertice per unicità e performance. Fra i suoi clienti, oltre al già citato Scià di Persia, anche Gianni Agnelli, l’Aga Khan Karim, Ferdinando Innocenti e Adolfo López Mateos: la lista, per quanto corta, dovrebbe bastare a descrivere la qualità elitaria degli acquirenti, scremati non solo dal prezzo molto selettivo ma anche dal senso del gusto personale, in questo caso piuttosto alto.