Sono sempre più numerosi i piloti che, giorno dopo giorno, scendono in pista per sfidarsi gli uni con gli altri nelle competizioni destinati alle pit bike. Ne parliamo con il team di Profive, che ci aiuta a conoscere più da vicino questi mezzi. Ogni anno sono più o meno 50mila le pit bike che vengono vendute in tutta Europa: ovviamente i piloti in gara rappresentano solo una piccola parte – circa il 5% – del numero complessivo di acquirenti, che salgono in sella e si divertono in campagna o anche in pista ma non in una competizione ufficiale.
Le caratteristiche di una pit bike
Dal punto di vista dell’esperienza di guida, non si riscontrano differenze particolari in confronto a una moto da motard o a una moto da cross. In sella le sensazioni sono più o meno simili, fermo restando che è indispensabile adottare le precauzioni del caso e scegliere i tracciati giusti: le piste concepite per le pit bike, infatti, sono più lente e meno lunghe. Chi ama la guida motard si divertirà con ginocchio o piede a terra, mentre quando si vuole passare alla guida sullo sterrato non bisogna far altro che adeguare il proprio abbigliamento e cambiare il cerchio anteriore, ricorrendo alle gomme da cross.
Conosciamo le pit bike più da vicino
A livello tecnico, una pit bike si contraddistingue per la presenza di un motore a 4 tempi e di un telaio a culla aperto. Il costo medio di una moto classica si aggira attorno agli 8mila euro; considerando che per una pit bike professionale è difficile andare oltre i 3mila euro, è facile intuirne la convenienza economica. Ma anche spendendo poco più di mille euro si può essere certi di aggiudicarsi un mezzo performante. La ruota anteriore per il cross è di 14 pollici, mentre per le motard le gomme sono da 12 pollici.
Come correre in pista con una pit bike
La spesa richiesta per prendere parte a una gara di pit bike è di 50 euro, una cifra che comprende la tassa di iscrizione, il servizio offerto dai cronometristi e la presenza di ambulanza e medico. Se, invece, si vuole correre in pista al di fuori delle competizioni, di solito sono sufficienti 20 euro per una giornata intera, anche se poi è necessario contare anche l’iscrizione presso un’associazione UISP. I circuiti sono presenti in tutta Italia, incluse le regioni del sud.
Chi guida le pit bike
Anche chi non ha la patente ha la possibilità di salire in sella a una pit bike, visto che per guidare questo mezzo non c’è bisogno di una licenza di guida; ovviamente a condizione che non si circoli su strade pubbliche. L’età media dell’utenza è inferiore ai 30 anni, ma non sarà difficile imbattersi in piloti un po’ più “stagionati” attratti dalla sicurezza e dalla praticità delle pit bike. È divertente, naturalmente, anche personalizzare il mezzo come si vuole, elaborando parti del motore o ricorrendo ad accessori specifici, come il manubrio. Senza scordare le protezioni e il casco, necessari come quando si corre su una moto tradizionale.
L’e-commerce Pitbikestore.it
Se si desidera comprare una pit bike si può fare affidamento al catalogo di Pitbikestore.it, e-commerce dedicato alla vendita di pit bike, ma anche di mini quad e di minicross. L’assortimento di questo negozio online include, tra l’altro, un assortimento completo di ricambi sempre a disposizione in magazzino, con tutti i brand migliori di prodotti after market del comparto, tra i quali Mitas e Pmt, ma anche Mikuni e Daytona, senza dimenticare TB Parts, Bridgestone e Keihin. Pitbikestore.it permette di scegliere sia pit bike da cross che pit bike da motard, oltre a numerosi accessori come i manubri, le selle, le plastiche, le gomme, i carburatori e i motori stock e race. Forte di una lunga esperienza del settore, questo e-commerce è sinonimo di qualità.