Brutte notizie per i potenziali acquirenti di una Tesla. La casa californiana, che aveva annunciato un drastico abbassamento dei prezzi, è tornata sui suoi passi ed ha anzi reso noto che sarà costretta ad un rincaro del 3% circa.
PROMESSE DISATTESE
Il progetto di Elon Musk era sulla carta molto semplice: eliminare ogni punto vendita fisico per ricavare i risparmi necessari ad abbassare il cartellino delle auto. Tesla ha fatto poi marcia indietro decidendo di mantenere attivo il 50% dei concessionari. Impensabile per adesso proporre una vendita per via esclusivamente telematica. Musk avrebbe infatti voluto spostare l’intero commercio dell’azienda su internet; idea bocciata per l’impossibilità, da parte dell’acquirente, di poter toccare e provare il prodotto prima di acquistarlo. Neanche il tentativo in extremis di inserire una clausola stile “soddisfatto o rimborsato” ha potuto salvare l’iniziativa: il pubblico non ha ben accolto la possibilità di restituire la vettura dopo 7 giorni o 1000 miglia dall’acquisto. Da un potenziale risparmio del 35% si è dunque passati, dicevamo, ad un aumento di circa tre punti percentuali.
CHI SI SALVA E CHI NO
Il levitare dei prezzi toccherà tutto il parco auto della Tesla ad eccezione della Model 3. La piccola di casa, nella sua versione più economica (non ancora commercializzata in Italia) non vedrà variazioni di costo. Discorso diverso per Model S e Model X, per le quali non è più possibile pensare a qualche decina di migliaia di euro di sconto come avrebbe voluto Musk.
TESLA MODEL Y
Nel frattempo gli ingegneri continuano a lavorare concentrati in vista del lancio di Model Y, che verrà svelata il 14 marzo prossimo. Il SUV sarà presentato a Los Angeles, nella sede di Tesla. Inoltre, la scorsa settimana è stata inaugurata la colonnina SuperCharger V3. Inietterà al’interno delle automobili 250kW, il doppio rispetto ai massimi attuali. Si attendono annunci riguardo l’arrivo di questa tecnologia in Italia.
