Cambio gomme, ecco tutte le informazioni
È buona abitudine controllare periodicamente le gomme della vostra automobile per valutare se e quando è necessario effettuare il cambio pneumatici. Verificare la profondità della scultura del battistrada, la pressione di gonfiaggio, eventuali danneggiamenti ai fianchi e segni di usura irregolare sono tutti passaggi fondamentali per avere sempre prestazioni ottimali e non compromettere la tenuta e la stabilità del veicolo.
Per constatare se i pneumatici sono usurati o meno è molto semplice. In corrispondenza degli intagli principali delle gomme sono presenti degli indicatori di usura. Si tratta di alcuni piccoli tasselli di gomma inseriti all’interno della scultura del battistrada. Quando la superficie di gomma residua di quest’ultimo ha raggiunto gli indicatori di usura, in quel punto la scultura del battistrada non è più visibile. Ciò significa che la profondità del battistrada residuo ha raggiunto il limite legale di 1,6 mm e quindi gli pneumatici devono essere sostituiti immediatamente.
Altri motivi che possono spingervi a riparare oppure sostituire le gomme possono essere un grave danneggiamento in caso di impatto con un oggetto presente sulla carreggiata – che può portare alla perforazione, lacerazione o deformazione – oppure l’usura irregolare (a chiazze, al centro, ai bordi) dovuta ad un problema meccanico e/o nel sistema di sospensione o trasmissione.
Numerosi fattori, infine, influiscono sulla durata di un pneumatico: la temperatura, lo stato di manutenzione, le condizioni di conservazione e utilizzo, il carico, la velocità, la pressione e lo stile di guida. Questi elementi esercitano una notevole influenza sulla durata di utilizzo che non è possibile prevedere con esattezza a priori.
Data cambio gomme
La prima cosa da sapere è che le gomme devono essere obbligatoriamente cambiate prima dell’arrivo dell’estate, per questo la data ultima è il 15 maggio 2019. È vero anche che ci sono degli automobilisti che possono essere esenti da tale obbligo. Si tratta di due categorie, la prima è quella dei proprietari di vetture che hanno montato un set di pneumatici all-season, la seconda è quella di chi ha gomme con un indice di velocità uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione. In quest’ultimo caso infatti gli pneumatici possono essere usati tutto l’anno.
La legislazione nazionale prescrive l’obbligo dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno. Tuttavia, una direttiva del Ministero dei Trasporti, emanata successivamente e ad integrazione della disposizione di Codice, prevede una deroga di trenta giorni prima e dopo l’entrata in vigore dell’obbligo. In altre parole: per adeguarsi al montaggio di pneumatici invernali – oppure dotarsi di catene o calze da neve da utilizzare in caso di nevicata – c’è un mese di “tolleranza”, che ha avuto inizio lo scorso 15 ottobre; viceversa, fino al 15 maggio ci sarà tempo per rimontare le gomme estive.
Pneumatici invernali
Secondo quanto prescritto dal Codice della Strada, le auto devono essere dotate di gomme termiche nella stagione invernale. L’uso delle gomme da neve è utile nelle zone in cui la temperatura invernale resta spesso sotto i 10°. Gli pneumatici termici funzionano molto meglio di quelli tradizionali anche sul bagnato e sull’asciutto, non soltanto quando il manto stradale è ricoperto di neve o di ghiaccio. Questo è possibile grazie ad una mescola speciale con cui sono realizzati, composta da una grande quantità di silice. Sono gomme che si scaldano rotolando sull’asfalto e hanno la resa migliore quando la temperatura esterna scende al di sotto dei 7° C: grazie alla particolare mescola di cui sono costituiti, esse non si induriscono come invece accade per le gomme estive. La vettura, con gli pneumatici invernali, ha una maggiore tenuta su strada e anche gli spazi di frenata diminuiscono, sia in caso di ghiaccio, che sul bagnato che sulle superfici coperte di neve.
Cambio gomme inverno
Come già scritto in precedenza, l’art. 9 della legge n.120 del 29 luglio 2010 prescrive tale obbligo a partire dal 15 novembre fino al 15 aprile di ogni anno. I vari enti che gestiscono le tratte emettono delle ordinanze specifiche e segnalano tale imposizione sulla strada con appositi cartelli che indicano le catene da neve, che parte proprio dal punto in cui viene posizionato il segnale. In alternativa all’utilizzo di questa tipologia di gomme si possono infatti usare le catene da neve che, però, non sono adatte superfici asciutte e, una volta montate, bisogna aver cura di toglierle non appena il manto stradale non ne consente l’utilizzo. L’obbligo deve essere rispettato, altrimenti si incorre in sanzioni amministrative che partono da un minimo di 422 euro e arrivano a un massimo di 1682 euro e ritiro del libretto di circolazione.
Pneumatici estivi
La prima cosa per cui differenziano i pneumatici estivi da quelli invernali sono i tasselli, che nelle gomme estive sono più pieni rispetto a quelle invernali, che invece hanno degli intagli sottili per far presa sulla neve. Oltretutto gli pneumatici estivi hanno tre scanalature longitudinali che assicurano migliore aderenza sul bagnato e diminuiscono quindi il rischio di aquaplaning. Anche la miscela di cui si compongono le gomme è diversa, quelli estivi hanno meno gomma naturale che invece sugli pneumatici termici rende il battistrada più elastico.
Gomme m+s
La marcatura M+S, Mud + Snow (tradotto dall’inglese significa Fango-Neve) è la più vecchia e la più conosciuta designazione utilizzata per identificare pneumatici invernali, nonché l’unica riconosciuta dalle legislazioni di tutti i paese Europei. Per essere segnata con l’acronimo M+S la gomma deve avere le fessure in un bordo del battistrada comprese tra 35 e 90 gradi e l’area di vuoto rispetto alla superficie di contatto degli pneumatici segnati con M+S deve essere superiore al 25. Altri requisiti necessari sono l’assenza della mescola termica, presente invece sulle gomme estive, e l’assenza delle varie lamelle. Le aziende produttrici non sottopongono le gomme invernali ad alcun test su strada bagnata o ghiacciata. Tutt’ora nel mondo non esistono dei reali enti di controllo delle prestazioni delle gomme sul fondo ghiacciato o bagnato e pertanto tutti gli pneumatici che rispettano gli standard sovraindicati vengono ammessi alla circolazione.
Gli pneumatici con questa sigla sono pensati per essere usati nel periodo autunnale e invernale, sulle strade sporche di fango o innevate. Viaggiare con queste gomme su strade pulite, in estate, potrebbe usurarle più velocemente, tanto da determinarne la rottura: il disegno sul fondo si deteriorebbe e l’automobilista sarebbe costretto a effettuare il cambio.