La giornata di martedì sarà importantissima per il futuro della Formula 1. Si riuniranno a Londra tutti i team del Circus insieme con i vertici della Federazione (il trio di Chase Carey, Ross Brawn e Sean Bratches) per discutere delle nuove regole da applicare a partire dal 2021.
Diverse scuderie hanno espresso malcontento per l’attuale gestione delle risorse, soprattutto nei riguardi del tasto dolente della distribuzione dei fondi. L’ultimo team ad iscriversi all’esercito degli scontenti è McLaren, che tramite il suo amministratore delegato ha fatto sapere qual è la posizione della squadra in vista del meeting di domani.
“Un percorso finanziariamente fattibile”
“Dobbiamo assicurarci che la concorrenza sia libera ed equa. Se la Formula 1 vuole avere successo, i lunghi periodi di dominio di una squadra devono finire. Posso accettare il vincere due – tre campionati consecutivi, ma non cinque – sei” ha dichiarato Zak Brown nella sua intervista a “The Observer”.
“Per McLaren –ha poi continuato l’AD- questo deve essere un percorso fattibile a livello finanziario. Se non dovesse essere così, riconsidereremo la nostra posizione, anche se ho voglia di essere positivo verso l’imminente incontro con i vertici della Formula 1″.
Prende dunque forma un possibile esodo di massa delle scuderie dalla top class, dove i costi di gestione sembrano ormai nettamente superiori agli incassi. A questo punto c’è da chiedersi: ne vale la pena?
Negli ultimi anni -in concomitanza con l’accordo siglato sotto l’egida di Ecclestone– si è registrato un corposo calo d’interesse verso il Circus. Parliamo dunque di un duplice problema, che coinvolge sia le parti direttamente coinvolte che gli appassionati di questo sport.
A questo punto, in preparazione all’incontro di martedì, bisogna riporre fiducia nel buon senso dell’Istituzione affinché allenti la presa e smetta di soffocare i team indipendenti, per i quali la “vita da Formula 1” è ormai diventata pressoché impossibile.