Davide Brivio
Moto GP Sport

Suzuki, il team manager Brivio: “Ricorso Dovizioso? Decisione politica”

La sentenza della commissione è arrivata, ma le polemiche non accennano a placarsi. Alla fine hanno avuto ragione la Ducati Andrea Dovizioso, ma ai quattro team che avevano presentato ricorso sembra non andare giù il boccone.

Davide Brivio, team manager della Suzuki, ha commentato così la situazione:
Per prima cosa devo sottolineare che già da prima del reclamo la nostra intenzione non era quella di privare Dovizioso della sua vittoria. Lo abbiamo messo in chiaro, non era nei nostri interessi”.

“Il motivo –continua Brivio- era quello di capire meglio il regolamento. Volevamo tastare i limiti, sapere cosa è concesso e cosa no. La decisione è avvenuta dopo che siamo entrati in un ambito più legale che tecnico. Quel sistema, secondo noi, creava downforce, cosa che Ducati ha poi ampiamente ammesso nonostante fosse stato approvato come mezzo per raffreddare le gomme”.

Quindi, scopo raggiunto?

“Assolutamente sì. Volevamo soltanto dimostrare qual era la vera natura del pezzo. Nel frattempo Suzuki attende le motivazioni delle decisione della Commissione. Per ora abbiamo ricevuto soltanto un breve comunicato. Credo che sia stata premiata l’intenzione non cattiva della Ducati, che secondo loro voleva utilizzare l’appendice col puro scopo di raffreddare gli pneumatici”.

Davide Brivio continua: “La decisione è frutto di un’interpretazione precisa delle parole del regolamento. Il fatto chiave è che il direttore tecnico aveva già approvato il pezzo e una decisione in senso opposto avrebbe seppellito il lavoro svolto. La Dorna e la Federazione dovranno riflettere, questo episodio è servito soprattutto per questo”.

“Qui in Suzuki siamo pronti a discutere di tutte le decisioni dal punto di vista sportivo. Ad esempio il comportamento di un pilota in pista o episodi simili. Anche l’arrivo nel team di Freddie Spencer si colloca in questa direzione. E’ un esperto nel giudicare la condotta di un guidatore. Anche se non so se sia una presenza necessaria, visto che noi non protestiamo ad ogni gara” ha affermato in conclusione l’ingegnere.

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