La visura della targa è una procedura di estrapolazione dei dati relativi ad un veicolo registrati all’interno del PRA (il Pubblico Registro Automobilistico) tenuto dall’ACI. Tali informazioni sono accessibili a chiunque abbia interesse o necessità di disporre di un resoconto completo circa lo stato amministrativo di una vettura, verificando i riscontri presenti nella banca dati del registro. In questo articolo vediamo quali sono le modalità per ottenere una visura e in quali casi tale documento può essere utile.
Richiedere una visura: a chi rivolgersi
Per ottenere la visura della targa è possibile rivolgersi all’ACI (l’Automobile Club d’Italia), che mette a disposizione un apposito tool informatico per inoltrare la richiesta di visura. In alternativa, è possibile commissionare una ricerca della targa ad un portale specializzato come Ivisura; in entrambi i casi è sufficiente disporre del numero di targa completo del veicolo, e comunicarlo all’ente che eroga il servizio. La procedura può essere implementata nello stesso modo a partire dal numero di telaio dell’auto o della moto che si intende sottoporre a visura.
A cosa serve la visura al PRA
Tramite una visura al PRA è possibile ricavare un quadro dettagliato dei dati e delle informazioni tecniche relative ad un dato veicolo. In particolare, nel documento riepilogativo vengono riportati:
- la marca e il modello del mezzo (con indicazione della Casa produttrice);
- il numero di telaio;
- la data di prima immatricolazione;
- la potenza del motore (espressa in KW) e la cilindrata;
- la classe ambientale;
- il tipo di carrozzeria;
- il tipo di alimentazione (benzina, diesel, etc.);
- il numero di posti per i quali è immatricolata la vettura;
- i dati anagrafici identificativi dell’intestatario;
- ultime formalità;
- eventuali gravami.
La procedura non è attuabile per i veicoli agricoli e per i ciclomotori con cilindrata da 50 cc; inoltre, spesso le targhe provinciali (quelle immatricolate prima del 1993) potrebbero non essere informatizzate e registrate nella banca dati del PRA. È bene sottolineare, inoltre, come la visura sia una procedura di mera consultazione; di conseguenza, il documento ottenuto non costituisce un atto di certificazione. Per usi di carattere legale o di altro tipo, per i quali si renda necessario produrre un certificato, bisogna richiedere l’estratto cronologico che riassume la storia amministrativa e giuridica del veicolo.
Quando (e perché) richiedere una visura
La visura della targa può essere una risorsa molto utile per verificare la conformità di un veicolo dal punto di vista giuridico e amministrativo. In particolare, consente di accertare la sussistenza di eventuali gravami come, ad esempio, un fermo amministrativo, una denuncia di furto o un provvedimento di pignoramento. In aggiunta, la procedura permette di verificare la reale identità dell’intestatario del mezzo.
Com’è facile intuire, una visura della targa può essere d’aiuto nell’ambito di una compravendita tra privati; in assenza di un intermediario che faccia da garante, infatti, il potenziale compratore deve tutelare il più possibile i propri interessi e accertare a pieno la conformità del veicolo e la veridicità delle informazioni fornite dal venditore.
Nel caso in cui, ad esempio, il mezzo sia gravato da un fermo amministrativo, non potrebbe circolare su strada prima che l’intestatario abbia ‘risolto’ il problema e ripristinato lo stato giuridico del veicolo. Per evitare una simile eventualità, è sempre consigliabile approntare delle verifiche preliminari tramite visura, in maniera tale da avere dei riscontri oggettivi sulla base dei quali impostare eventuali trattative di compravendita.
Da questo punto di vista, è bene anche controllare il reale chilometraggio della vettura, eseguendo una veloce visura delle recenti revisioni ministeriali mediante Il Portale dell’Automobilista. Una verifica della targa al PRA, invece, può rendersi necessaria anche nell’ambito di una successione testamentaria, per avere un quadro preciso circa gli eventuali beneficiari o eredi.