Importante svolta sul piano emissioni. Il Gruppo FCA ed Eni sono al lavoro per perfezionare l’A20, un carburante totalmente progettato dai due colossi, che dopo i primi test su strada sono alla ricerca di uno stratagemma per migliorarlo ulteriormente prima di un possibile lancio sul mercato.
Carburante A20 – Cos’è
L’A20 è un’idea -appunto- nata per ridurre le emissioni di agenti inquinanti nell’aria. E’ composto per il 15% da metanolo e per il 5% da bio-etanolo ed è già stato sottoposto ad una sperimentazione di 13 mesi con cinque esemplari di FIAT 500.
Le vetture Enjoy hanno percorso un totale di 50.000 chilometri in circa 9.000 noleggi differenti. Sembra che durante questo lasso di tempo non siano state riscontrate falle nella formulazione dell’A20, ma è presto per capire quanto siamo lontani dall’arrivo di questo combustibile sul mercato automobilistico comune.
Carburante A20 – Perché
Questa miscela è pensata per tutti i motori più recenti del 2001. Parliamo dunque di una compatibilità con circa il 60% dei veicoli italiani e dunque 12 milioni di unità in totale.
La formulazione a basso contenuto carbonico consente di ridurre di circa il 3% le emissioni, stando ai rilevamenti Wtpl. Una percentuale che appare irrisoria, ma che in larga scala potrebbe fare la differenza nella lotta all’inquinamento.
L’A20, dicevamo, è stato sviluppato in seguito all’accordo FIAT-Eni del novembre 2017. Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori test, sia in laboratorio che su strada. E’ lecito pensare che saranno proprio questi a far luce sul futuro prossimo di questo carburante.
Ma tasso inquinante dell’A20 non è l’unico su cui si incentra il progetto. Le due parti in causa, infatti, sono al lavoro per ridurre le cosiddette “well-to-wheel”, vale a dire il rilascio di anidride carbonica durante l’intero processo di produzione e trasporto della materia. L’obiettivo è quello di abbassare più possibile le emissioni dall’estrazione del well fino al suo arrivo alle wheel delle vetture di tutta Italia.