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Dieselgate, il Ministero dei Trasporti ha aiutato Audi?

Audi dieselgate – Rischia di diventare un vero e proprio incubo per il gruppo Volkswagen lo scandalo dieselgate, per il quale potrebbero presto esserci importati aggiornamenti. Una rivelazione della testata di economia Handelsblatt, a cui si sono aggiunte le risorse dell’emittente pubblica Bayerischer Rundunk, hanno gettato luce su un possibile coinvolgimento del Governo nella situazione.

In particolare, sarebbe stato il KBA, Ministero dei Trasporti teutonico, a non agire come avrebbe dovuto. La condotta irregolare degli stipendiati Audi sarebbe così passata sotto traccia, almeno sino a questo momento.

Audi dieselgate – Cosa è venuto alla luce?

Una lunga inchiesta che ha tenuto conto di oltre 80.000 documenti. La casa automobilistica avrebbe continuato a commercializzare, sino ai primi mesi del 2018, veicoli diesel Euro 6 con un software che permetteva di manipolare le emissioni dei gas di scarico. Questo dispositivo illegale avrebbe permesso di farla passare liscia a tutte le parti coinvolte nella situazione.

Curioso pensare che il numero uno dei Ministero sia Alexander Dobrindt, lo stesso che aveva apertamente puntato il dito contro FCA nei mesi scorsi. Dalle carte esaminate emerge come l’Audi non avesse alcun timore dei controlli delle autorità tedesche, né tantomeno di quelle statunitensi. Gli uffici della KBA sarebbero stati dunque considerati dei semplici punti di passaggio, forse perché il Governo non aveva voglia di mettere in cattiva luce un’eccellenza locale come l’azienda bavarese. Di fatti, l’accusa mossa a Dobrindt sarebbe proprio quella di “voler rimanere al fianco dei produttori”.

I funzionari della KBA, in risposta, si sarebbero definiti del tutto sorpresi ed estranei alla situazione. Questo anche perché l’agenzia non è mai stata fornita di un potere tale da permettere loro di intervenire in casi del genere. I conti, comunque, non tornano. Come spiegare ad esempio i documenti che dimostrano il tentativo dell’agenzia di fermare la Procura di Monaco dall’indagare? Sarà curioso monitorare l’evoluzione della situazione.

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