Aumento prezzo diesel nei piani del Governo che sta pensando di parificare le accise tra il gasolio e la benzina: arrivano le proteste dell’Unione petrolifera.
Aumento prezzo diesel: pronto a salire il costo del gasolio
Dopo un 2020 fatto di poche auto in strada, causa lockdown per Coronavirus, il 2021 potrebbe iniziare col piede sbagliato per gli automobilisti. Nelle ultime giornate è sempre più insistente la voce di un possibile aumento del prezzo dei carburanti.
In particolare si pensa ad un possibile aumento del diesel. Il Governo sta valutando l’ipotesi di una parificazione (ovviamente al rialzo) delle accise tra diesel e benzina, aumentando così quelle del gasolio e portando ad un aumento che non farà molto piacere ai vari automobilisti.
Aumento prezzo diesel, le proteste dell’Unione petrolifera
A tal proposito il presidente dell’Unione petrolifera, Claudio Spinaci, ai microfoni di Radio 24 ha ammesso: “Il governo ha già deciso. Mi sembra, dalle parole del ministro Costa, che una decisione sia già stata presa, dicendo che esistono i 19 miliardi. I 19 miliardi di sussidi non esistono, non vengono pagati”.
“Chi utilizza i sussidi non li paga quei 19 miliardi, quindi è evidente che quando verranno pagati con la cancellazione dei sussidi, ci sarà un aumento delle accise”, ha continuato il presidente dell’Unione petrolifera.
Circa l’ipotesi sopracitata di revisione dei Sussidi ambientalmente dannosi attraverso l’adeguamento delle accise sul gasolio a quelle della benzina. “Vorrei che si dicessero le cose come stanno: l’automobilista diesel pagherà di più il gasolio” continua Spinaci.
Aumento Diesel, la soluzione di Spinaci
Il prezzo dei carburanti in Italia è uno dei più alti d’Europa, lo sa bene Spinaci che a tal proposito dichiara che “non c’è spazio” per agire in questa direzione. I motivi che possono spingere un incremento delle accise sui diesel “sono assolutamente superate”: le ultime generazioni di Euro 6, continua il presidente, sono “praticamente ad emissioni zero”.
Secondo l‘Unione petrolifera la misura più efficace è il rinnovamento del parco auto circolante. Basterebbe infatti sostituire i veicoli più vecchi e inquinanti con veicoli a basse emissioni, senza tenere conto del tipo di alimentazione. In questo modo non si penalizza il consumatore finale per il carburante utilizzato, permettendo di evitare di elevare il costo del diesel e parificarlo a quello della benzina.