Per non spendere importi troppo elevati quando si è alla ricerca di un mezzo da lavoro si può rivolgere la propria attenzione verso gli autocarri usati. Prima di portare a termine un acquisto, però, è necessario tenere conto di numerosi aspetti, ricordando che i mezzi migliori non superano i 5 anni di anzianità. Ovviamente l’idea di risparmiare sul prezzo di acquisto è allettante per tutti, ma ciò non vuol dire che sull’altare del risparmio debbano essere sacrificati altri fattori altrettanto importanti. Volendo si può cercare un mezzo interessante anche sul web: così in pochi clic ci si può imbattere in una grande varietà di mezzi di trasporto di seconda mano provenienti non solo da privati, ma anche da commercianti o da concessionarie ufficiali.
I concessionari ufficiali
Proprio i concessionari ufficiali meritano di essere considerati il principale punto di riferimento per coloro che hanno bisogno di un autocarro usato, fermo restando che in questo caso si avrà a che fare con prezzi superiori a quelli applicati dai privati e dai commercianti. Il rovescio della medaglia, in ogni caso, è costituito da una tranquillità maggiore sia dal punto di vista della garanzia che per ciò che concerne lo stato di salute del veicolo. Se si opta per un camion più vecchio di 5 anni occorre andare con i piedi di piombo: un’anzianità eccessiva, infatti, può far sì che le spese di manutenzione divengano troppo alte. Insomma, all’inizio si pensa di risparmiare perché si compra a un prezzo in apparenza conveniente, ma poi si dovrà comunque spendere molto per la manutenzione e per i vari interventi meccanici che si susseguiranno.
Comprare un autocarro usato su Internet
Un’altra strada che si può percorrere quando ci si mette in cerca di un autocarro di seconda mano è, come si è detto, da individuarsi nel web. Internet offre ai potenziali acquirenti numerosi vantaggi: non c’è bisogno di spostarsi da un concessionario all’altro per valutare i veicoli, in quanto tutte le offerte a disposizione possono essere valutate da casa. Non avendo l’obbligo di recarsi di persona sul posto, il risparmio di tempo è notevole, e in più si può beneficiare di una scelta più oculata, frutto di una decisione presa con calma e senza fretta. Sono tanti i siti che accolgono le inserzioni di privati e concessionari, con proposte di tutti i brand: tra i più noti, vale la pena di ricordare Volvo, Scania, Mercedes, Man e Iveco, senza dimenticare Daf.
Come scegliere un camion di seconda mano sul web
Se ci si affida a Internet, è opportuno verificare che per tutti i veicoli ci siano delle schede tecniche complete in cui siano riportate tutte le informazioni necessarie per un acquisto consapevole, inclusi il chilometraggio e il numero di ore d’uso del mezzo. Come è facile immaginare, gli autocarri con un numero di chilometri eccessivo o con un’anzianità alle spalle troppo lunga rischiano di essere fonte di brutte sorprese con il trascorrere del tempo. Ovviamente, non si dovrebbe mai comprare un camion di seconda mano a scatola chiusa, perché si potrebbe andare incontro al rischio di una truffa. Può essere utile andare a visionare l’autocarro che si intende comprare in compagnia di un meccanico di fiducia, anche per individuare con più facilità potenziali problemi che non potrebbero essere notati da chi ha una conoscenza del settore modesta.
Che cosa fare per evitare rischi
Quando ci si imbatte in un annuncio relativo alla vendita di un autocarro usato che presenta un prezzo molto basso si potrebbe sentire puzza di bruciato. Infatti, una quotazione troppo conveniente può essere sinonimo di un venditore poco affidabile o di un tentativo di raggiro. Insomma, gli sconti troppo allettanti vanno presi con le pinze. In ogni caso vale la pena di visionare il veicolo di persona, avendo cura di controllarlo in un luogo in cui il mezzo sia ben illuminato, meglio se di giorno. Va tenuto presente, poi, che un autocarro che ha più di 500mila chilometri alle spalle può essere molto usurato; di conseguenza le spese di manutenzione rischiano di essere troppo alte.
La prova su strada
Prima di sottoscrivere un contratto di compravendita non si può fare a meno di procedere a una prova su strada. Così l’integrità del mezzo può essere ravvisata con facilità. Una volta concluso il test drive, poi, è bene accertarsi che non ci siano irregolarità dal punto di vista dei tagliandi e che siano disponibili tutti i documenti che attestano che il mezzo è stato revisionato come necessario. La sola prova che si ha a disposizione nel caso di una eventuale truffa, invece, è la corrispondenza scritta con il venditore: questo è il motivo per il quale tutte le mail che sono state inviate prima della firma del contratto devono essere conservate con la massima attenzione per qualche anno.