Sede di Oxford Mini – Sessanta anni di storia e 10 milioni di auto prodotte nella fabbrica di Oxford. Mini festeggia due traguardi importantissimi in questo 2019, che testimoniano ancora una volta la grandezza di un marchio che ha trasceso l’ambito automobilistico ed è approdato nella cultura di massa del mondo intero.
Mini è storia, Mini è amore. Milioni di vetture, d’altronde, non si vendono per puro caso. Dal 1959, la casa britannica è uno dei punti fermi del mondo delle quattro ruote e anche adesso, all’ingresso nel suo settimo decennio di vita, resta uno dei nomi maggiormente d’impatto nel panorama. Sono davvero pochi, pochissimi coloro i quali riescono a resistere al fascino di un’azienda che ha saputo sapientemente accattivare sia grandi che piccini e il cui successo non ha mai accennato ad un tracollo.
Sede di Oxford Mini – Un traguardo impensabile
Il costruttore britannico ha assemblato il suo diecimillionesimo esemplare solo qualche giorno fa. E’ una Cooper S a tre porte che, insieme alla prima Mini mai costruita, è stata esposta all’evento dell’International Mini Meeting in Bristol questo agosto.
Soltanto nel nuovo millennio, la Mini ha prodotto e venduto ben cinque milioni di automobili. Numeri che testimoniano una crescita costante, visto che fino al 2000 erano stati piazzati “soltanto” 5,3 milioni di esemplari della Mini classica. Hanno contribuito al raggiungimento del primato un po’ tutte le vetture del parco, alle quali presto si aggregherà la nuova Mini Cooper SE, la prima elettrica del brand. Sarà tra l’altro assemblata proprio in Oxford a partire dall’autunno e precisamente dal mese di novembre. La sede si occupa già della produzione delle Mini a tra porte, cinque porte e della Clubman. Il massimo raggiungibile è di 1.000 vetture ‘montate’ in un solo giorno: numeri davvero niente male. Non ci resta dunque che fare chapeau davanti ad un nome, quello Mini, destinato ad influenzare anche le prossime generazioni di auto-appassionati.
