Sticchi Damiani sui diesel – Con lo scorrere del tempo, l’argomento emissioni diventa sempre più prioritario. Ci si avvicina a 2021, quando l’Unione Europea inizierà a martellare seriamente le case produttrici, tutte in cerca di soluzioni per abbassare il tasso inquinante dei propri modelli. E proprio la questione CO2 è quella affrontata da Angelo Sticchi Damiani in occasione del progetto MoVe-In tenutosi in Lombardia.
Il presidente dell’Automobile Club d’Italia ha esordito parlando della scatola nera come metodo per premiare chi utilizza poco l’auto e, di conseguenza, inquina poco: “E’ un’idea giusta e che di conseguenza condividiamo. Sosteniamo il concetto di incentivare il più possibile la sostituzione delle auto più vecchie (ed inquinanti, ndr) con modelli nuovi o usati recenti, visto che il 56% delle vetture che circolano sulle nostre strade ha più di 10 anni. E poi l’età media delle auto a benzina è di 14 anni e 4 mesi; quella dei diesel è di 9 anni e 8 mesi”.
Sticchi Damiani sui diesel e la conversione alla batteria
C’è bisogno di un cambiamento, perché “la qualità dell’aria che respiriamo è vitale. Letteralmente. In questo senso, l’auto elettrica sarà davvero fondamentale. Per questo motivo crediamo che l’elettrificazione della rosa di auto sia un obiettivo da dover raggiungere quanto prima. Siamo però consapevoli di come non possa avvenire da un giorno all’altro. Di conseguenza sta tutto nel gestire l’inevitabile fase di transizione con intelligenza e senza insensati pregiudizi” ha continuato il numero uno dell’ACI.
Occorre dunque adottare un approccio ragionevole anche nei confronti dei motori a gasolio, ormai demonizzati oltre misura dal pubblico e dagli esperti: “Un diesel Euro 6 di seconda generazione inquina molto poco. Lo dimostrano gli ultimi test Green NCAP che hanno evidenziamo come i catalizzatori a riduzione selettiva e filtro antiparticolato permettano di offrire emissioni eccezionalmente ridotte” ha affermato Sticchi Damiani per chiudere il suo intervento alla manifestazione.