Taglio impiegati Volkswagen – Saranno oltre quattromila gli impiegati Volkswagen a ritrovarsi presto senza un posto di lavoro. L’azienda teutonica ha annunciato corposi tagli al settore produttivo attraverso la tattica del prepensionamento. Vitale, in questo caso, l’inserimento del sindacato in soccorso degli indifesi lavoratori. Riusciranno quantomeno a salvaguardare parte del proprio salario per gli anni a venire.
In realtà, le stime annunciate da Volkswagen erano persino più catastrofiche. Si credeva che sarebbe stato necessario falciare tra le 5 e le 7mila unità, numeri che si sono ridotti in parte per un miglioramento della situazione economica ed in parte per il muro alzato dal sindacato.
Parallelamente, la casa di Wolfsburg si è impegnata ad assumere 2mila nuovi lavoratori nel comparto digitale. I tecnici specializzati avranno il compito di svecchiare il look del brand e modernizzare la catena operativa. Entro il 2023, saranno investiti circa 4 miliardi di euro per finanziare questo piano di miglioramento ed ottimizzazione delle risorse.
Taglio impiegati Volkswagen – La situazione
La roadmap (viene definito così il progetto di VW) gode tuttavia del pieno supporto dei sindacati, nonostante il testa-a-testa sulla questione licenziamenti. Le cooperative hanno annunciato il pieno sostegno nel tentativo di Volkswagen di implementare del 5% le unità prodotte ogni anno. In più, le risorse per la formazione dei dipendenti sono alzate fino a raggiungere quota 160 milioni, soldi che saranno cruciali nel processo di digitalizzazione ed ingresso nell’Industria 4.0.
I dipendenti nati tra il 1962 ed il 1964 potranno godere di un pensionamento parziale. Inoltre, è prevista una riorganizzazione del quadro dirigenziale ed un rafforzamento delle attività di formazione professionale per i tirocinanti.
Parallelamente, Volkswagen costruirà 36mila nuovi punti di ricarica per le automobili ibride ed elettriche. La notizia ha avuto un impatto positivo sulle vendite della nuova ID.3. Sono oltre 20.000 gli esemplari già prenotati, di cui oltre 10mila soltanto nel primo giorno di vendita, l’8 maggio scorso.