Voci di corridoio volevano una riapertura nelle trattative fra Renault e Fiat Chrysler Automobiles. Non sembra, però, essere il caso. Lo ha rivelato Thierry Bolloré, l’amministratore delegato del brand francese. Le dichiarazioni sono state rilasciate in concomitanza con la presentazione di Renault Triber a New Delhi.
C’è rammarico per la fusione saltata. Il manager ha espresso del disappunto per il fallimento della fusione con la FCA, al pari di Jean-Dominique Senard.
“Sicuramente, i rimpianti in questo tipo di situazioni sono giustificabili e normali” ha dichiarato Bolloré senza specificare altri dettagli. “Ciò che succedere in futuro, davvero non lo so” ha continuato il dirigente della Renault.
Thierry Bolloré e la delusione del brand Renault
Parte importante nelle trattative tra FCA e Renault è la situazione di Nissan. Si era parlato di un compromesso raggiunto tra i francesi ed i nipponici per risolvere la situazione e provare a sbloccare la fusione. La Nissan pare disposta a concedere ai francesi una maggiore rappresentanza nei comitati consiliari. L’accordo potrebbe aprire a un ok dei giapponesi per il rilancio delle trattative con Fiat Chrysler. Nissan, però, avrebbe dettato una condizione ben precisa: vorrebbero ottenere dai francesi un impegno a tagliare del 43,4% la propria influenza all’interno della Nissan stessa. Ad ogni modo, Bolloré è stato chiaro: “Una cosa del genere non è nei nostri piani. Riteniamo molto importante il miglioramento continuo della nostra alleanza. Non parlo solo per il presente, ma anche in chiave avvenire: è il nostro pensiero e su questo vertono le discussioni con i nostri partner d’affari” ha concluso l’amministratore delegato di Renault.
Sarà interessante assistere alle prossime mosse delle parti coinvolte nella causa. FCA preme per una riapertura delle trattative, ma sembra non essersi mossa ancora in maniera ufficiale. Anche Renault spinge per concludere l’affare, ma senza Nissan non si può concludere nulla.