Toyota e BYD – Nella corsa alla mobilità del futuro, Toyota non ha intenzione di rimanere indietro. L’azienda giapponese ha chiuso un accordo con i vicini cinesi di Byd, sottostando ai termini già preannunciati all’inizio di giugno durante la presentazione della nuova strategia elettrica del brand.
La partnership con Byd non è l’unica firmata da Toyota negli ultimi giorni, dato che la casa madre si è recentemente legata a Contemporary Amperex, Technology Co Ltd, altra società della Repubblica Popolare. Dietro Byd ci sono due nomi altisonanti come il miliardario americano Warren Buffett e la Berkshire Hathaway, azionisti di maggioranza.
Toyota e BYD – Cosa nascerà da questa alleanza?
L’accordo non concerne soltanto l’ambito delle batterie, ma anche il vero e proprio sviluppo delle vetture. In particolare, l’idea di Toyota e Byd è quella di mettere in piedi congiuntamente una serie di berline e crossover, con i sistemi di accumulo energetico di questi modelli (e altri) che saranno commercializzati in Cina sotto il brand Toyota all’inizio del prossimo decennio.
Inizialmente, il planning di Toyota prevedeva la vendita di 5,5 milioni di vetture ibride, plug-in ed elettriche ogni anno. Questo però a partire dal 2030. Le stime, a quanto pare, sono state fin troppo pessimistiche e l’azienda ha recentemente ritoccato il piano anticipando l’obiettivo di ben cinque anni. Per tener fede al suo impegno, Toyota continuerà a lavorare a braccetto con i suoi numerosissimi partner.
In particolar modo, si intensificheranno le collaborazioni con Subaru e Suzuki, al pari di quanto accadrà con la Sharp per la sperimentazione del fotovoltaico, della guida autonoma e dell’alimentazione ad idrogeno. Ovviamente, Toyota non è l’unica azienda ad essersi mossa in questo modo, poiché persino i più grandi colossi automobilistici del mondo hanno dovuto cedere all’idea di instaurare alleanze. Le collaborazioni industriali sono ormai considerate imprescindibili per abbattere i costi degli investimenti futuristici.