Ben 60 miliardi di yen. E’ questa la cifra che Toyota ha preparato per associarsi a Didi Chuxing, l’alternativa asiatica ad Uber. La collaborazione con il colosso del trasporto potrebbe aiutare a lanciare nuovi ed innovativi servizi di mobilità in Cina.
Nei mesi scorsi, l’azienda di Nagoya ha già investito nel ride hailing, avviando cooperazioni con Uber e Grab. Didi sarebbe un’investimento strategico per entrare con prepotenza nel mercato cinese, come anticipato da Nikkei.
Già lo scorso anno, Toyota e DC avevano collaborato per sviluppare il sistema e-Palette. L’affare potrebbe includere veicoli Toyota e Lexus nella fornitura di automobili a Didi C.
Per chi se lo stesse chiedendo, 60 miliardi di yen corrispondono approssimativamente a 492 milioni di euro. Mezzo miliardo della nostra attuale valuta, insomma.
Didi Chuxing e non solo
E’ un periodo tanto importante quanto delicato all’interno dell’automotive, con tantissimi investimenti annunciati e molti altri che verranno alla luce nelle prossime settimane. Basta pensare, ad esempio, alla fusione tra FCA e Renault, che verrà perfezionata nell’arco del prossimo anno.
Ma l’argomento più caldo è ovviamente quello legato ai piani per il passaggio all’elettrico, evoluzione imprescindibile per un’industria, quella automobilistica, che è la più inquinante in assoluto considerando emissioni in produzione e quelle dei veicoli in circolazione.
Tornando a Toyota, è un momento d’oro per il brand giapponese. Secondo l’autorevole Forbes, sarebbe il marchio automobilistico con più valore al mondo. Parliamo di una cifra pari a 44,6 miliardi di dollari.
Ciò la distanza da marchi come BMW e Mercedes, che nell’immaginario collettivo occupano una posizione ben diversa nei confronti di Toyota. In generale, l’automotive registra un forte calo di quotazione e un nome come Ferrari non è riuscito a ritagliarsi un posto all’interno della top 100. Nessuna azienda italiana, tra l’altro, ha saputo posizionarsi negli estremi dei marchi più importanti e prestigiosi al mondo.