Quello di Toyota e Suzuki è un binomio destinato a sconfinare i parametri dell’alimentazione elettrica. Nel febbraio del 2017, le due case costruttrici firmarono un memorandum d’intesa sancendo così l’inizio di una collaborazione che da quel momento è andata avanti senza sosta. Se però fino a questo momento gli sforzi si sono quasi esclusivamente concentrati sulle automobili a batteria, è notizia recente che i due brand si daranno una mano a vicenda anche nel mercato più tradizionale del motore termico.
IBRIDO UNICO
Come da accordi, le vetture ibride a marchio Suzuki monteranno sotto il cofano un meccanismo progettato da Toyota. Viceversa, la casa madre di modelli vincenti come la Swift, sarà di supporto per quanto riguarda la produzione di utilitarie. Il progetto prevede la diffusione globale dell’ibrido, con una vendita che non sarà limitata soltanto ad Europa ed India.
Suzuki lancerà due nuovi modelli nel vecchio continente, un SUV ed una station wagon derivanti rispettivamente da RAV4 e Corolla. Entrambi, come anticipavamo, saranno mossi da un motore Toyota, che in questa istanza cederà in prestito anche le piattaforme dei già citati modelli.
Per sdebitarsi, il brand di Hamamatsu metterà a completa disposizione i generatori termici per le compatte. I powertrain saranno costruiti interamente nella fabbrica polacca di Toyota grazie anche all’appoggio della Denso.
NOVITA’ PER L’INDIA
Oltre che su Suzuki, Toyota farà affidamento anche sui fornitori locali per sviluppare nuove tecnologie a batteria in India. La Ciaz e la Ertiga serviranno da base per lanciare le nuove “piccole ibride” sul prolifico mercato asiatico.
Dal 2022, la Suzuki produrrà la nuova Vitara Brezza all’interno dello stabilimento Toyota e libererà le proprie vetture prodotte in India per permettere al partner di venderne versioni aggiornate nel continente africano. C’è tanta attesa per sapere poi quale sarà il risultato della collaborazione per il nuovo veicolo di segmento C che le due aziende produrranno in simbiosi.