3 maggio, una data da appuntare in agenda. Sarà il giorno in cui si chiuderà una partita per metà già decisa, quella sulla dotazione internet a bordo delle automobili di nuova generazione. In vantaggio, in questo momento, c’è nettamente il Wi-Fi, ma analizziamo nel dettaglio i numeri.
Wi-Fi sulle auto, i dettagli della proposta
270 voti a favore e 304 contro, l’obiezione del francese Dominique Riquet non ha ottenuto i risultati sperati. Lo stesso esito riscontrato dalla dura lettera di Andrus Asnsip della commissione trasporti, la mente ideatrice dell’atto.
La questione è in realtà molto più complicata di quanto si possa pensare, in quanto trascende la “burocraticità”. Innanzitutto, ricalca un precedente molto importante: alcuni paesi membri, come Spagna e Francia, hanno fatto notare come questo provvedimento violi la neutralità tecnologica.
In soldoni, il Parlamento di Bruxelles avrebbe cercato di imporre l’introduzione di una certa tecnologia, manovra che va contro il principio di libera competizione. Ciò, infatti, sarebbe un grandissimo ostacolo verso l’espansione di innovazioni parallele quali il 5G. Ma bisogna tenere conto che queste due realtà (Wi-Fi e 5G) sono incompatibili ed inadatte a comunicare.
Saranno dunque importantissime le prossime settimane per capire quale sarà il futuro della “discussione tra auto” ai tempi della guida autonoma. A favore del 5G gioca la grande potenza del segnale, capace di azzerare quasi completamente i ritardi di trasmissione.
Non a caso, Cina e Stati Uniti hanno già deciso da tempo di affidarsi a tale tecnologia. Al momento, l’Europa appare in grande ritardo nella corsa all’innovazione, ma non bisogna sottovalutare l’importanza di questa decisione. La scelta del Parlamento Europeo non toccherà soltanto l’automotive, ma anche il mercato della telecomunicazione. Ciò comporta uno spostamento degli equilibri economici non indifferente.
Nel corso dell’ultima riunione, solo pochi paesi hanno preso posizione con decisione. Il 3 maggio prossimo sarà tempo di schierarsi definitivamente, perché in caso di fronte scompatto si chiederà ufficialmente il rinvio della questione.