57 punti di ritardo da Mercedes nel Mondiale Costruttori, una sintesi più che esaustiva dello scarso momento di forma della Ferrari. Un inizio di stagione fatto più di ombre che di luci, con le ottime prestazioni di Charles Leclerc rovinate da una vettura non all’altezza del pilota.
Chi è finito al centro del polverone polemico è, ovviamente, Mattia Binotto. Il team principal della Rossa, incaricato sia dello sviluppo della monoposto che della gestione delle strategia di gara, ha ricevuto numerose accuse dopo la scelta di preferire Vettel al compagno di squadra durante il Gran Premio di Cina, in un tentativo disperato di rosicchiare qualche altro punto alle frecce argento.
Binotto sulla SF90 – L’intervista
In una lunga chiacchierata con Sky Sports UK, Binotto ha avuto l’opportunità di chiarire quello che è il suo punto di vista sulla Ferrari. Ecco gli estratti più significativi:
“Sappiamo dove sono i limiti della nostra macchina e che questi ostacoli possono essere maggiormente enfatizzati in alcuni circuiti rispetto ad altri. L’Australia è stata certamente un’eccezione, lì la differenza è stata molto grande. A Barcellona, il Bahrain e la Cina lo scarto è stato di pochi decimi, che è quello che ci si aspetta da due vetture che sono entrambe molto forti e molto simili sotto alcuni aspetti” ha dichiarato l’ingegnere nativo di Losanna.
“La chiave sarà sviluppare l’auto in modo tale da renderla ancora più forte in futuro” ha affermato in conclusione Binotto, evidentemente cosciente dei numerosi limiti che il progetto SF90 presenta a campionato ormai inoltrato.
Bravura, costanza e anche un pizzico di fortuna: tutti elementi che al momento hanno giocato in favore di Bottas e, soprattutto, di Lewis Hamilton. Per Ferrari si prospetta un’impresa impossibile, ma che Vettel e Leclerc sono pronti ad intraprendere nella disperata rimonta a Mercedes. Con un occhio puntato fisso agli inseguitori.