Ferrari Gran Premio di Cina – Un’altra delusione cocente. Il morale sotto i tacchi e di nuovo una doppietta Mercedes lì davanti. Ferrari ha sbagliato ancora e adesso il distacco da Hamilton e Bottas inizia ad essere importante. Baku, Barcellona e Montecarlo rappresentano già tappe decisive, da dentro o fuori. Fare qualcosa adesso oppure mai più. La Rossa deve ritrovarsi prima di compromettere definitivamente le proprie chance per le classifiche costruttori e piloti. Lo sa bene Mattia Binotto, il leader degli ingegneri di Maranello.
Ferrari Gran Premio di Cina – Cosa è successo?
“Non possiamo accontentarci di un terzo posto” ha dichiarato Binotto. “Torniamo a casa da Shanghai con la consapevolezza che ci sarà molto da pedalare. Le due Mercedes avevano un vantaggio di tre decimi nelle qualifiche e non siamo riusciti a ridurlo in gara. E’ un gap che va eliminato con urgenza”.
E riguardo le strategie tattiche della scuderia, il dirigente ha dichiarato: “Non volevamo sacrificare Leclerc, ma abbiamo deciso di privilegiare Vettel che infatti ha terminato la gara sul podio. Siamo una squadra e da squadra dobbiamo ragionare” ha aggiunto Binotto.
Un passo indietro che il giovane Charles sembrava più che disposto a compiere, ma che non ha fruttato quanto voluto: “Speravo di aiutare Sebastian a battere almeno Bottas, ma le cose non sono andate secondo i piani”.
Lo stesso Vettel ha avuto qualcosa da dire nel post – gara: “La nostra auto non è un granché. E’ buona, ma non buonissima. Non eravamo veloci come le Frecce d’Argento di Mercedes. Ci sono delle cose riguardo questa monoposto che ancora non mi piacciono e vanno migliorare. Il motore è ok, ma vanno fatti altri accorgimenti” ha tuonato il tedesco.
Perdite di potenza in curva e qualche indecisione di troppo sul rettilineo: insomma, una SF90 che fa acqua da tutte le parti. Il danno è ancora recuperabile, ma occorre darsi immediatamente una svegliata prima di compromettere definitivamente le chance iridate.