Il prossimo weekend, la Formula 1 sarà di scena in Azerbaigian. Il Gran Premio di Baku sarà un crocevia importantissimo per la stagione di tante scuderie. Ferrari in primis. I numerosi problemi tecnici riscontrati nelle prime uscite stagionali costringono la Rossa ad un margine d’errore praticamente pari allo zero, se si intende competere ancora con Mercedes per la classifica piloti ed il mondiale costruttori.
Leclerc a Baku, una tradizione positiva
Sorpresa di questo avvio di stagione è stato il giovane Charles Leclerc. Il giovane monegasco è stato frenato soltanto da una vettura non all’altezza delle sue traiettorie, che gli è costata, in più di un’occasione, un piazzamento di primissimo livello.
Ciononostante, il pilota non si scoraggia e pensa positivo in vista di Baku, dove in passato ha ottenuto degli ottimi risultati. Nel 2017, quando ancora correva in Formula 2, Leclerc collezionò una vittoria ed un secondo posto in Azerbaigian. I precedenti non sorridono invece a Sebastian Vettel, che in due occasioni ha mandato al vento le chance di vittoria sull’asfalto dell’ormai ex GP Europa.
“Quello dell’Azerbaigian è uno dei miei circuiti preferiti, lo adoro e ho sempre fatto molto bene, avendo ottenuto un successo e un podio in Formula 2 e i miei primi punti in Formula 1 lo scorso anno” ha ricordato Leclerc.
“Il percorso mi piace davvero tanto, specie il frangente dell’antico castello con quella serie di curve strette. È veramente una pista unica, senza eguali nel mondo. L’imperativo è piuttosto elementare: mai perdere la concentrazione, perché al primo errore ti ritrovi contro il muro. La pista di Baku è impegnativa, ma non vedo l’ora!”
“Questo circuito ha un segmento lungo 2,2 chilometri da fare in pieno in cui sfioriamo i 360 km/h prima della frenata molto impegnativa della prima curva verso sinistra” ha invece spiegato un più prudente Vettel.
“La ripida salita intorno alle mura della città vecchia è larga solo sette metri, che in una vettura di Formula 1 appaiono anche meno. Ti sembra di dover infilare il filo in un ago! Non c’è abbastanza spazio per due monoposto in quel punto per cui se stai duellando con un altro pilota è meglio capire chi deve passare per primo. Una delle sfide di Baku è trovare il giusto bilanciamento a livello di carico aerodinamico: devi poter affrontare bene le curve lente ma c’è bisogno di essere anche velocissimi sui rettilinei. È un compromesso non facile da trovare“.