“La Formula 1 ideale è quella in cui ci sono quattro team in grado di lottare per la vittoria finale. Noi facciamo dello show business. Bisogna pensare che alla gente non interessa il consumo di carburante o il numero dei cilindri di una monoposto. Vogliono soltanto vivere emozioni”.
Parole e musica di Bernie Ecclestone, l’ex numero uno del Circus. L’88enne, che ha lasciato il comando a Liberty Media, continua a dire la sua riguardo la gestione del campionato di Formula 1, che a suo dire presenta ancora delle falle importanti. Intervistato dal quotidiano La Gazzetta dello Sport, Ecclestone ha espresso il proprio parere anche riguardo il possibile ampliamento del calendario sino a 25 tappe. Idea che sembra non entusiasmare l’arzillo businessman.
“Avere troppi GP costringerebbe i team ad ingaggiare più personale. Questo calendario va bene, forse ci manca il Sud Africa per poter avere una copertura che si possa definire davvero globale. Ma fossi io al comando, qualche modifica l’apporterebbe. Ad esempio, ridurre il numero delle corse in Europa, anziché inserirne di nuove. Così facendo la gente si sposterebbe da un paese all’altro, affollando i circuiti” ha dichiarato Ecclestone.
Intervista Ecclestone – Da un tema all’altro
Altro argomento scottante nel mondo F1 è la possibilità di svolgere test al termine del weekend di gara su ogni circuito. Ecclerstone si dice estremamente favorevole a concedere una possibilità del genere ai team. Purtroppo, però, oggi le cose non dipendono più da lui:
“Mi sarebbe piaciuto offrire la possibilità ai team di girare il lunedì ed il martedì dopo la gara. Tanto sono già tutti lì. Non credo però che potrà mai succedere in futuro”.
Sarà importante capire la posizione di tutti i team riguardo queste tematiche, con la riscrittura del regolamento che sarà consegnata a stretto giro di posta. La Formula 1 ha bisogno di una svolta per continuare a rimanere a galla.