35 lunghi anni. Un’attesa interminabile, ma finalmente giunta al termine. La Formula 1 tornerà in Olanda, perché per il 2020 i Paesi Bassi sono (di nuovo) ufficialmente una tappa del Mondiale del Circus. L’annuncio è arrivato nelle ultime ore, accompagnato da dichiarazioni di estrema soddisfazione sia dai vertici della F1 che dalla controparte della trattativa. Si tornerà a correre sul leggendario circuito di Zandvoort, che per l’occasione si rifarà il look. Sarà poi prontissimo per il nuovo anno.
“Abbiamo sempre affermato di voler correre in nuove località, rispettando allo stesso tempo le radici storiche di questo sport. La prossima stagione, quindi, avremo una nuova gara che si terrà in Vietnam, ad Hanoi, ma ci sarà anche il ritorno a Zandvoort. Parliamo di un tracciato che ha contribuito alla popolarità di questo sport su tutto il globo. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una ripresa dell’interesse per la Formula 1 in Olanda, principalmente grazie al supporto del talentuoso Max Verstappen, considerando l’arancio che si vede sulle tribune in ogni gara. Senza dubbio questo sarà il colore dominante a Zandvoort l’anno prossimo” ha dichiarato Chase Carey, presidente e CEO della F1.
Formula 1 in Olanda, tutto bellissimo. Ma, in cambio, c’è una pista che rischia il posto. La maggiore indiziata è quella di Barcellona, che potrebbe in questo modo perdere i diritti sul Gran Premio di Spagna. Per il momento non c’è nulla di ufficiale e nessun esponente di livello si è ancora pronunciato sulla questione. Un’ipotesi comunque fondata che potrebbe trovare conferma nelle prossime ore.
Formula 1 in Olanda – Un po’ di storia
Situato nei pressi di Amsterdam, il circuito di Zandvoort è stato a lungo legato alla Formula 1 in passato. La prima gara del Circus in loco risale al 1952, anno che vide la vittoria di Alberto Ascari su Ferrari. Chi però ha ottenuto più successi in assoluto in Olanda è Jim Clark, che si è piazzato sul gradino più alto del podio in ben quattro occasioni.
