Fino al 2024, Monza sarà ancora la casa italiana della Formula 1. Ve lo avevamo già anticipato nelle scorse settimane, una volta annunciato l’accordo tra i vertici del Circus e l’ACI, ente che si occupa della gestione del tracciato. In un’intervista a ‘La Politica nel Pallone’ su GR Parlamento, Sticchi Damiani ha parlato della difficoltà nell’intavolare una trattativa fluida e veloce.
Formula 1 a Monza – Le parole di Damiani
“Il punto di partenza era un contratto molto pesante, firmato nel 2016 in una situazione di grande debolezza da parte nostra. Al tempo, Ecclestone che stava per lasciare la F1 e voleva aumentare il valore del suo business e noi che avevamo poco da trattare. Il nuovo proprietario della Formula 1 ha poi cercato di difendere una situazione che riteneva di avere in pugno e noi abbiamo spiegato che era una situazione nata in momento molto particolare, ma che non era più riproducibile. Ciò vale anche per gli altri organizzatori europei” ha dichiarato Sticchi Damiani.
“Noi partivamo dal principio che non potevamo non trovare un punto d’incontro perché il GP d’Italia a Monza, escludendo Montecarlo e forse Silverstone, ha un valore che nessun altro può vantare. Ma le trattative sono state molto complicate, l’interlocutore era determinato, menzionava una lunga lista di attesa di chi voleva entrare nel giro e siamo arrivati per due-tre volte vicini alla rottura definitiva.”
Sull’aspetto economico abbiamo un patto di silenzio, ma rispetto alla loro richiesta iniziale abbiamo risparmiato tanti soldi: loro chiedevano più di 24 milioni, noi abbiamo chiuso a una cifra decisamente più bassa con un accordo di cinque anni. È un ottimo contratto, li ringrazio perché si sono resi conto dell’importanza di Monza. La firma? Ci vorrà un mesetto per chiudere un contratto. E’ una cosa complicata, ci sono cavilli e tanti aspetti da guardare con attenzione, ma spero di farlo prima delle ferie estive ed entro il mese di luglio” ha detto in conclusione Damiani.