Brown su costi Formula Uno, con il CEO della McLaren, che ha offerto una possibile soluzione per eliminare delle spese e contenere la crisi dovuta al Covid-19.
Brown su costi Formula Uno: “Le vetture clienti dovrebbero essere gratis”
In seguito alla crisi economica generata dalla pandemia del Coronavirus, anche i team della F1 stanno studiano a come operare qualche taglio ed evitare profonde perdite. La pandemia ha annullato e in alcuni casi cancellato le prime dieci gare della stagione 2020. Per questo motivo le vetture di quest’anno saranno utilizzate anche nel 2021, proprio per ridurre i costi di sviluppo. Circa il budget cap, previsto per la prossima stagione, è stato ridotto da 175 a 145 milioni di dollari.
Sull’argomento la scorsa settimana, il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha ammesso ai microfoni di Motorsport.com, che la F1 dovrebbe prendere in considerazione la presenza di customer car. Queste dovrebbero avere il compito di aiutare i team più piccoli. In che modo? Permettendo di utilizzare il telaio della stagione precedente di una vettura di uno dei top team. Per Horner si tratterebbe di un modo veloce per aumentare la competitività e ridurre i costi in F1. Anche vendere l’intera vettura dei i top team che hanno concluso la stagione, eliminando così i costi di sviluppo per quelli più piccoli.
A tal proposito, in esclusiva a Motorsport.com per l’ultima intervista della serie #thinkingforward, Zak Brown, ha dato la sua idea. Ossia, secondo il CEO McLaren, le vetture clienti dovrebbero essere donate ai team più piccoli, anziché essere vendute. “Direi che se andassimo in quella direzione, quella delle vetture clienti, trattandosi di vetture vecchie di un anno, che sarebbero buttate vie, allora penso che i top team dovrebbero donarle. Non c’è nessun costo per loro”.
Hanno già fatto sia lo sviluppo che i pezzi di ricambio, quindi dovrebbero darli ai loro clienti e non farli pagare. Non gli costerebbe nulla. E poi, se hanno davvero intenzione di far risparmiare soldi ai team clienti, allora gli diano la macchina“, ha dichiarato Brown. Il dibattito sulle vetture clienti si è acceso ancora prima dell’inizio della stagione, con le polemiche legate alla Racing Point RP20, monoposto che aveva trovato una chiara “ispirazione” nella monoposto campione del mondo in carica, la Mercedes W10.
“Sapete che non sono un fan delle vetture clienti. Tutti parlano del DNA della Formula 1, ovvero del fatto che i team sono i costruttori delle proprie vetture.Penso che qualcuno si sia già spinto al limite su questo fronte, costruendo la macchina di qualcun altro più che la propria. Penso che sia un argomento che debba essere affrontato“.
“Se si tratta di una questione di costi, allora penso che possa essere una soluzione. A patto di tornare al punto di partenza quando si sarà usciti da questa crisi. La nuova normalità non sarà più come quella che avevamo prima, quindi mi sembra che possa essere una soluzione. Potrebbe risolvere il problema per un anno o due, ma poi dovremo tornare al punto di partenza“, ha ammesso Brown.