Lin Jarvis su Valentino Rossi
Moto GP Sport

Yamaha, Jarvis ci ripensa: “Non credo Valentino si fermerà”

Lin Jarvis su Valentino Rossi – Tiene banco in queste settimane di pausa l’argomento di un possibile ritiro di Valentino Rossi. I piloti della MotoGP rientreranno in pista ai primi di agosto, attesi dal Gran Premio di Repubblica Ceca. Nel frattempo c’è possibilità di dedicarsi a qualche tematica non esattamente attinente alla pista, come quella relativa all’addio del Dottore. Il pluri campione del mondo è un nome molto gettonato nella lista di coloro i quali si candidano a lasciare la classe regina, seguito da Jorge Lorenzo Andrea Dovizioso. 

Se l’alfiere della Ducati non ha escluso la possibilità di dedicarsi ad altre attività, lo spagnolo non si è ancora espresso con decisione riguardo l’argomento. Il rendimento altalenante su Honda, a cui si somma il brutto infortunio rimediato qualche weekend fa, potrebbero indurre l’ex asso della Yamaha ad appendere una volta per tutte il casco al chiodo.

Lin Jarvis su Valentino Rossi – Le parole del leader Yamaha

Torniamo però al nocciolo del nostro argomento, vale a dire il possibile ritiro di Valentino Rossi. Sulla questione si era pronunciato nientemeno che Lin Jarvis, il numero uno di Yamaha. Aveva dichiarato di essere quasi certo della voglia di salutare del numero 46, ma nelle ultime ore è tornato sulla questione ritrattando le sue precedenti dichiarazioni.

Ai microfoni di SportWeek, Jarvis ha affermato quanto segue:

“Onestamente, non credo che Vale stia pensando di fermarsi. Credo abbia preso la decisione più giusta per se stesso, la vita e la sua carriera quando lo scorso anno ha rinnovato fino al 2020. Anche per noi di Yamaha è stata una scelta corretta, perché è stato il nostro miglior pilota nella scorsa annata. Se le nostre moto fossero più veloci, Valentino avrebbe potuto vincere diverse gare. Certo, le tre gare prima del Sachsenring sono state tremende per diversi motivi, ma valutare il suo lavoro solo sulla base delle ultime uscite non avrebbe senso. Bisogna bilanciare il tutto adattando le prospettive”.

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