Morte Niki Lauda – E’ un giorno molto triste in Formula 1 e per il mondo in generale. Si è spento Niki Lauda, una delle figure più rappresentative dell’automobilismo e delle corse sull’asfalto. L’ex pilota di McLaren e Ferrari è passato a miglior vita a Zurigo, non lontano da quella città di Vienna che gli aveva dato i natali.
Tre volte Campione del Mondo di F1, Lauda era stato molto attivo anche dopo il suo ritiro dai circuiti. Fondatore di ben due compagnie aeree, ha ricoperto sino alla sua scomparsa il ruolo di presidente non esecutivo della scuderia Mercedes.
In carriera, Niki ha disputato 171 gran premi, vincendone 25. Un pilota di un livello superiore, di una freddezza tale che gli è valsa il soprannome di “computer”. Indimenticabile nel bene e nel male: negli occhi degli appassionati ci sono ancora le immagini del tragico incidente del 1976, le cui scorie Lauda ha pagato sino al suo ultimo respiro.
Un signore, ma anche un ribelle. In gioventù, Lauda sfidò la sua ricca famiglia che non intendeva supportarlo nella sua passione per i motori. La testardaggine e l’amore per l’automobile erano così forti che Niki vinse il braccio di ferro, affermandosi nel giro di pochi anni come uno dei talenti più interessanti in circolazione.
Morte Niki Lauda – Una carriera memorabile
Il debutto in Formula 1 avvenne nel lontano 1971, curiosamente durante la tappa austriaca del Circus. Anni di magra in March e BRM (dove fu ingaggiato come pilota pagante) furono uno strano preludio ad una delle carriere più pirotecniche di sempre, che porteranno Niki Lauda a vincere due titoli a bordo di Ferrari. Tutto questo precedette il primo ritiro, che si rivelerà poi soltanto momentaneo. L’austriaco tornerà in pista al volante di una McLaren che gli restituirà il sorriso, mettendolo in condizione di vincere il Mondiale del 1984.
Niki Lauda lascia cinque figli ed un vuoto incolmabile all’interno del mondo dell’automobilismo. Numerosi i team ed i singoli piloti che hanno voluto omaggiarlo con un tweet o delle dichiarazioni. Una vita spericolata, vissuta al massimo, ma non senza qualche difficoltà inattesa. Prima di chiudere gli occhi per l’ultima volta, Niki ha sofferto per più di un anno a causa di terribili problemi ai polmoni. Adesso il dolore ha lasciato il posto allo sconforto, ma il ricordo di un uomo speciale rimarrà per sempre vivo.