Di Jorge Lorenzo si possono dire tante cose, ma non che abbia una personalità piatta. Il cinque volte Campione del Mondo si è sempre dimostrato schietto, uno di quelli senza peli sulla lingua. E schietta e sincera è anche la sua intervista con DAZN Spagna, con cui ha ricapitolato alcuni tra i momenti più significativi della sua carriera in MotoGP.
“Quando sono arrivato nel campionato con la Yamaha, forse un po’ per imprudenza o ignoranza, non avevo paura di nessuno. Non a caso affermai che non esistevano piloti imbattibili, neanche il mio allora compagno Valentino Rossi. In molti hanno scambiato queste dichiarazioni per arroganza, ma semplicemente io non temo nulla. Cerco di fare meglio possibile nel rispetto dei miei colleghi. E questa è una cosa importantissima, perché quando siamo in pista mettiamo in gioco le nostre vite ed è inutile prendere rischi eccessivi. Antipatie? Semplicemente vado più d’accordo con alcune persone che con altre”.
L’attuale pilota della Honda continua poi raccontando quale, a suo parere, è stato il titolo del mondo più difficile da conquistare: “Senza dubbio quello del 2015. Si è deciso nell’ultima curva dell’ultima gara. Va detto però che non ho sentito le stesse emozioni provate nel 2010, quando vinsi il primo in assoluto. Quel momento resterà per sempre impresso nella mia mente”.
L’inizio del nuovo anno non ha però sorriso a Lorenzo, che nel primo Gran Premio della stagione ha dovuto accontentarsi di un misero tredicesimo posto, lontano anni luce dal leader Dovizioso, per il quale si attende ancora una decisione ufficiale sull’appendice sospetta.
Tra l’asso maiorchino e la Honda sembra non essere ancora sbocciato il feeling adatto per competere ai massimi livelli. In MotoGP però, sarebbe anche inutile puntualizzarlo, è importante restare sempre in carreggiata. Per questo motivo, Lorenzo dovrà ritrovarsi quanto prima per coltivare una speranza di vincere il suo sesto titolo del mondo.