Il Gran Premio di Austin ha segnato la prima vittoria in classe regina per Alex Rins. Il giovane pilota spagnolo ha tagliato il traguardo prima di tutti nel chiudere il GP delle Americhe. Molto meno positiva la giornata di un altro “volto verde” della MotoGP: Joan Mir. Nessuna gelosia però tra i due compagni di team, con Mir che anzi si congratula con Rins e gli riserva parole al miele.
Suzuki, l’ambiente è fiducioso
“Abbiamo una moto competitiva, molto dipende anche dalle piste, ma in gara con Alex siamo sempre lì e lui può giocarsela, soprattutto se riusciremo a migliorare il posizionamento in qualifica. Il mio pronostico per il Mondiale? Marquez è ancora il favorito”.
“Settimana prossima sarà la mia prima volta in Spagna con la MotoGP e sarà speciale per me. Dopo due gare pessime sarà importantissimo fare risultato per rialzare la mia autostima. La moto va molto bene, con il team è tutto ok. Ho solo bisogno di un po’ di fortuna e di arrivare fino in fondo” ha dichiarato Joan Mir riguardo sé ed il proprio compagno di scuderia. In un inizio di campionato comunque incoraggiante, la notizia del supporto reciproco tra piloti non può che alzare ulteriormente il morale delle parti in causa.
Ad ogni modo, il favorito per la vittoria finale resta, in maniera indiscussa, Marc Marquez. Lo pensa anche Kevin Schwantz, ex Campione del Mondo nella classe 500:
“Marc è veloce e ha dimostrato che può vincere il mondiale. Ha un passo migliore rispetto rispetto agli altri e solo lui può essere la causa del proprio fallimento”
E su Valentino Rossi, Schwantz dice “può fare una stagione molto soddisfacente. Ha dimostrato che può lottare ancora al vertice. Ogni anno che passa diventa più intelligente e ha una moto che gli permette di essere veloce quanto Marquez. Con Dovizioso è uno dei principali candidati come rivale dello spagnolo”.
Chiusura su Suzuki: “Hanno una buona moto e Rins è maturato tanto, ma credo che sia presto per parlare di titolo. Ci sono dei circuiti dove soffrono ancora troppo e per vincere il mondiale bisogna essere almeno da podio in ogni gara”.